Il Web 2.0 ha rinvigorito Internet quasi come al tempo della febbre da Net Economy, contaminando la rete con un grande entusiasmo per qualsiasi cosa abbia anche solo le sembianze e le apparenze del 2.0, con la voglia frenetica di entrare, crescere e tessere relazioni con tutto e tutti, generando una nuova specie di utente, non più un consumatore passivo della rete, ma un consumatore attivo e desideroso di partecipare alla crescita e al futuro della rete stessa.
Una crescita che sembra non arrestarsi nonostante la blogosfera abbia ormai invaso e preso posseso della rete, apportando alla stessa una quantità incredibile di contenuti e informazioni, affollando qualsiasi pagina dei risultati dei motori di ricerca ed erodendo piano piano i grandi numeri dei portali tradizionali che rispondono a colpi di acquisizioni e fusioni, incapaci di reinventarsi in ottica 2.0 o forse ancora storditi dall'effetto Blog.
Questo rapido cambiamento ha provocato una serie di effetti collaterali: le community, precedentemente cresciute e sviluppate attorno ai pochi e grandi player del settore, adesso fanno perno sui migliaia di blog più o meno piccoli, spostando potere dai centri di controllo tradizionali e decentrando sempre più enormi fette di business.
Un tessuto molto complesso, costituito da una moltitudine di micro community fortemente omogenee, cresciute e sviluppate su nicchie che nel tempo hanno assunto le dimensioni di veri e propri settori, abbastanza grandi da generare fenomeni di micro business, ovvero blogger che diventano aziende e che spesso finiscono per essere divorate dai grandi gruppi.
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.