Chi di noi non ha mai letto una della tante guide "Come guadagnare online" ?
E quanti, spinti dall'entusiasmo di quanto letto, hanno poi dato vita a blog e siti web di varia naura?
E ancora, quanti dopo qualche mese, hanno capito che le prospettive indicate da queste fantomatiche guide, erano più fantasia che realtà?
Qui trovate la spiegazione della stragrande maggioraneza dei "blog fallimentari", quelli nati per guadagnare ma che in realtà producono solo lavoro e mezza pizza pagata.
Il segreto del successo online si potrebbe racchiundere in una parola: conversione.
La logica del tanto traffico, tanti click di scarso valore, risultati economici decenti, sta tramontando sempre di più per diverse cause:
- crescita esponenziale del traffico Mobile che oggi è numericamente molto elevato ma di scarsa qualità commerciale:
- riduzione dei budget pubblicitari che si stanno concentrando nei big player, lasciando al resto le briciole;
- le diverse modalità di adblock e similiar.
Lo schema tipico della trasformazione del valore che riguarda migliaia di blog e di siti web è il seguente.
AZIONI
Creo contenuti > Generato traffico > Espongo pubblicità > Genero Click > Questi click diventeranno azioni pressi gli inserzionisti
Lo schema, rapportato tra i diversi soggetti è solitamente il seguente.
SOGGETTI
Publisher > Piattaforma di intermediazione > Venditore/Agenzia > Inserzionista
Ipotiziamo ora un valore, simulando una vendita generata da un blog di informatica e immaginiamo il tutto sotto forma di piramide.
VALORE
Blog > 1000 visite > 10 click > 1 vendita.
quindi, rapportando il tutto in termini monetari equivalenti, avremmo la seguente ripartizione.
Ipotesi di calcolo basata su valori medi.
Publisher: 10 click a 10 centesimi
Piattaforma di intermediazione: 10 click a 20 centesimi
Venditore: 1 vendita di 100 euro, con 5 euro di marginazione.
Come è possibile vedere da questo schema, ogni passaggio genera, su quello successivo, un valore aggiunto che ne incrementa il valore in quanto la natura dell'operazione diventa via via più qualificata (e complessa).
Per paragonare i 3 passaggi utilizzando una metrica euivalente, calcoliamo ora il valore eCPM (guadagno economico su mille impression equivalenti) dei 3 passaggi.
Restando dentro questo esempio, avremmo un valore di:
Blog: 1000 visite > 10 click= 1 euro eCPM (Produce click)
Intermediario: 1000 visite > 10 click = 2 euro eCPM (Monetizza e rivende i click )
Venditore: 1000 visite > 10 click > 1 vendita= 5 euro eCPM (Rende i click produttivi)
Da questa analisi, abbiamo la conferma di come maggiore è la complessità e la natura di quello che noi vendiamo e maggiore sarà il valore generato.
Se il blog, infatti, vendesse questi prodotti direttamente, incorporando nel proprio business l'intero processo, otterrebbe un valore intrinseco del proprio traffico maggiore.
Cosi come crece il valore, però, crescono anche rischio d'impresa e know how necessario per assolvere interamente lo schema (e in qualche caso anche capitale di rischio da impegnare).
Difficilmente un piccolo blog che solitamente guadagna 1 euro al giorno, sarà in grado di sviluppare un business tale da includere tutto il progetto commerciale, cosi come è anche vero che all'interno di un blog, potrebbero esserci tanti diversi sottoprodotti che, presi singolarmente, non valgono il gioco. (leggi anche:
Influenza del Pay per Action nel Costo Medio del Click)
Allora cosa conviene fare?
Prima di tutto, conviene tradurre in bilancio il proprio blog, mettendo nella voce costi, i costi ipotetici di produzione (non solo dominio e hosting, ma date un valore economico anche al vostro tempo!).
Nella voce ricavi, invece di mettere una voce generica pubblcità, cerchiamo di inserire una voce specifica in base ai dati in nostro possesso.
Per aiutare la vostra fantasia, vi riporto lo schema di una caso reale, ovvero di un sito cliente per il quale presto consulenza, con cifre arrotondate per rendere il tutto più semplice.
Costi di produzione: 24.000 euro (tariffando ore uomo a 25 euro e considerando i costi produttivi diretti e indiretti).
Ricavi per componente
1 Sponsor informatica: 14.500 euro
2 Sponsor hosting: 9.500 euro
3 Sponsor Formazione: 7.500 euro
4 Sponsor Elettronica (diversa da informatica) 1.500 euro
5 Sponsor servizi vari ( 500 euro, Adsense)
Totale ricavi: 33.500 euro.
Per ogni voce di ricavo, sono andato a esamirare le performance in ambito sales generate, grazie anche a diversi sistemi affiliate che forniscono una metrica di comparazione
tra i quali Amazon
Ora che abbiamo questo schema di voci, possiamo valutare se ogni sottoprodotto che genera valore è economicamente vantaggioso, se è in qualche modo incisivo nel totale e soprattutto se è potenzialmente espandibile.
Nello sviluppo del valore di questo progetto editoriale, infatti, ho consigliato al mio cliente di ridurre lo schema di valore per i punti 1 e 2 in quanto i dati indicavano performance migliori in termini di vendita che di click.
E' stato quindi effettuata una transizione dei sottoprodotti passando da un rapporto a click, ad un rapporto in pay per sale, quindi ottenendo una percentuale sul venduto.
Dopo un primo periodo di prove, test e aggiustamenti vari (scegliendo i partner con maggiore abilità di conversione), i risultati per i punti 1 e 2 hanno registrato un incremento a parità di condizione del 76%, passando a quota 42.000 euro.
L'analisi qualitativa dei punti 3, 4 e 5 ha invece evidenziato che quel genere di click erano in qualche modo assogettabili ad eventualità e situazioni difficilmente prevedibili o gestibili in termini di lead/sales e quindi è stato deciso di lasciare la tariffazione a click.
Per il punto 5, essendo quel valore poco significativo a fronte di uno stress a carico degli utenti piuttosto fastidioso (banner 300x300), ho consigliato di rimuovere completamente quella tipologia pubblicitaria in quanto poco significativa e potenzialmente dannosa.
Cosa accade oggi?
La nuova analisi del bilancio ha portato il mio cliente a sviluppare, sul segmento hosting, una voce di fatturato interessante (sopra i 20.000 euro annuali), tanto da spingerlo a ipotizzare di lanciare un proprio servizio analogo, in modo da poter incrementare, a parità di vendite, il fatturato e poter contare su una voce in entrata di maggior qualità e valore.
Il mercato hosting è molto complesso, in questo caso l'opzione Affiliazione o Lead sono il massimo potenziale teorico che si potrebbe portare a casa. Vi suggerisco di guardare l'affiliazione offerta da Serverplan
che trovate in questa pagina.
Altre strategie per creare valore
L'esempio reale che vi ho indicato, richiede un mix di concause difficilmente reperibili in tutti i blog e siti web, anche per via di un aspetto dimensionale (o per il fatto che molti blog sono gestiti a livello di hobby). Su altri siti con traffico superiore a 1 milione di visite mensili, questa analisi è stata molto complessa e non ha permesso grandi modifiche a causa anche dei settori molto molto ostici.
Il bilancio per valori, può aiutarvi a migliorare a prescindere la qualità del vostro blog, eliminando le componenti poco incisive e liberando cosi spazio per altre occasioni.
Al tempo stesso, ricordate sempre che ottimizzare deve portare anche ad un aumento delle conversioni (lead, sales o Ctr ) cosi come in alcuni casi, il contenuto fa la dfferenza in logica CPC.
Ecco alcune domande da porvi.
1) Tutte le pubblicità che ho nel mio blog, sono economicamente interessanti?
2) Quanti e quale forme pubblicitarie, attualmente utilizzate, posso rimuovere senza risentirne particolarmente?
3) Posso ottenere maggiori interazioni con gli sponsor?
4) Quali servizi o prodotti sarei in grado di fornire direttamente?
Buona analisi ! :-)
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.