Questo post completa quanto scritto nel precedente "Trucchi e Segreti sui Link (Parte 1)"
III passo: Trovare la migliore posizione nella pagina
La teoria "classica" considera assolutamente ininfluente la posizione e/o la visibilità di un link.
Tralasciando la questione pubblicitaria e concentrandoci esclusivamente sulla tematica posizionamento, sono convinto che la posizione di un link sia elemento già in fase di considerazione dai motori di ricerca e quindi destinato ad assumere particolare rilievo in futuro.
Il perchè di questa mia sensazione è dovuto al semplice fatto che uno degli elementi fondamentali delle tecniche "spamming" sia quello di non mostrare o ridurre al minimo l'esposizione dei contenuti e della struttura spam rispetto alla struttura e ai reali contenuti del sito.
Questa necessità comporta generalmente il dover inserire link e testi in parti meno visibili e marginali della pagina.
Secondo tale principio, sarebbe quindi ipotizzabile che un link in testa al sito, quindi più visibile, sia di fatto un link più importante di uno posizionato nel footer della pagina, semplicemente utilizzando come riferimento la cartina di visibilità di una pagina.
Qualche tempo fa, Yahoo aveva rilasciato un documento di sintesi sulla proposta di utilizzare alcuni determinati link tag per specificare l'utilità e il tipo di determinati link.
Tra i tag proposti c'erano i tag per definire i link di menù, i tag per i link esterni, i tag per i link diretti a documenti e pagine specifiche.
Purtroppo di tutta questa problematica è sopravvissuto solo il tag nofollow, tag che almeno in teoria dovrebbe permettere di "bloccare" lo spider.
Inoltre sarebbe buona prassi disporre di link ben incentrati sui documenti della pagina per guadagnare maggiore tematizzazione del link stesso perchè per quanto pochi lo credano, sono convinto che il testo "attorno" al link sia più decisivo di quello direttamente utilizzato come keyword nel link.
IV passo: Come creare il proprio link
La creazione dei link, a differenza di quanto si può credere, non è cosi semplice e spesso viene strutturato in maniera errata.
Tenendo sempre a mente la necessità di modificare in stile random le keyword dei link, un link andrebbe creato nel seguente modo:
[TEXT]
URL: L'url, ovvero Uniform Resource Locator ovvero il nostro indirizzo elettronico del sito.
Personalmente prediligo i link del tipo dominio.com/ , ovvero inserendo sempre lo slash finale.
Molte persone spesso noto che utilizzano il link diretto alla pagina, esempio dominio.com/index.html.
Penso che non ci sia nulla di più sbagliato perchè se un domani la nostra index diventasse .php, dovremmo riprendere i contatti con tutti e chiedere la modifica, senza contare che per almeno 2 mesi Google continuerà a valorizzare i vecchi link invece dei nuovi.
Inoltre ho sempre considerato il fatto che il link con lo slash finale sia associato alla cartella intera e non alla singola pagina.
TITLE: nel title generalmente inserisco un piccolo testo formato da 4-5 parole che riassumo brevemente il contenuto della pagina o una piccola descrizione del sito.
Sono del parere che l'inserimento di una keyword secca o una serie infinita di keyword sia meno performante che una descrizione redatta secondo determinati principi.
Tuttavia, ci sono casi in cui l'utilizzo di una keyword secca sia invece considerata una soluzione migliore e meno dispersiva.
Generalmente utilizzo il title corto nei link interni al sito, il title lungo nei link esterni.
TEXT: Il text è per la maggior parte dei motori l'elemento caratterizzante del link. Spesso si associa il link in keyword prive di importanza o di particolare significato, per esempio linkando la parola "clicca qui", oppure "questa pagina".
Questo può andar bene se non è necessario ai fini del posizionamento, altrimenti bisognerebbe sempre e comunque linkare le keyword o la frase di maggior rilevanza tematica.
V passo: Monitoraggio degli effetti del link
Una volta effettuato lo scambio e inserito il codice html relativo, è opportuno verificare la validità e il funzionamento del link per i motori di ricerca.
L'analisi risulta generalmente molto molto complessa e richiede un occhio esperto e una profonda conoscenza delle dinamiche delle SERP.
Il primo passo è quello di capire con quale determinato testo o concetto il motore di ricerca ha qualificato il nostro link.
Questo ci permette di comprendere se il link è stato posizionato nel punto giusto o associato alle keyword giuste.
Il secondo passo è quello di capire quanto e se quello specifico link è in grado di influenzare un nostro documento o una nostra pagina, utilizzando le varie funzioni dei motori di ricerca.
Il terzo passo è quello di capire l'andamento del sito che ci linka, per valutare eventuali fenomeni negativi in corso su quel sito.
Su questi aspetti mi limito solo ad elencarli, vi lascio l'onere della loro interpretazione ;)
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.