Non considerando i blog, soprattutto quelli che utilizzano piattaforme standard, il formato RSS (Really Simple Syndication) in Italia è ancora poco sviluppato e poco utilizzato.
Tanto per fare un esempio, di tutti gli studi e le agenzie che mi inviano comunicati stampa e informazioni tecniche di vario genere, solo 2 su 98 dispongono di feed rss.
Per tutti gli altri 96 sono costretto a perdere ore e ore ogni settimana per andarmi a cercare le cartelle stampa che tra l'altro sono state imbucate nei posti più assurdi.
Forse troppe aziende considerando la questione Rss come un problema da risolvere più che come un'opportunità da cogliere al volo o forse hanno capito che disporre di un Feed richiede un certo comportamento riguardo a contenuti e frequenze di pubblicazione.
Un feed poco aggiornato e con scarsi contenuti è un feed destinato a restare inutilizzato. Al contrario, un feed aggiornato periodicamente e con contenuti discreti diventa un ottimo sistema per richiamare gli utenti nel proprio sito ad ogni nuovo aggiornamento.
Il feed è anche un ottimo strumento per rilevare e conteggiare la presenza di utenti fidelizzati: ad ogni aggiornamento del feed, infatti, è possibile quantificare numericamente il proprio bacino di utenza, potendo quindi avere dati significativi sulla qualità e utilità dei propri contenuti.
Probabilmente i tempi non sono ancora maturi in Italia, forse manca ancora un'utenza numericamente adeguata per creare lo stimolo nelle aziende ad utilizzare un feed rss per distribuire i propri contenuti.
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.