La maggior parte delle problematiche relativa alla indicizzazione delle pagine del nostro sito dipende sostanzialmente da tre elementi:
1) Organizzazione dei contenuti e struttura del sito;
2) Linguaggio utilizzato e metodo di sviluppo;
3) Facilità e Velocità di accesso ad ogni singola pagina;
La corretta interpretazione e applicazione di queste tre voci permette di eliminare alla radice la maggior parte dei problemi di indicizzazione che sono alla base di ogni problema di scarso risultato.
Essere indicizzati, o meglio, aiutare lo spider a visitarci meglio, è di fatto il primo passo da fare per essere inclusi e successivamente posizionati in un indice.
Al contrario, non essere indicizzati esclude di fatto ogni possibilitàdi essere posizionati.
Come Organizzare al meglio i contenuti
L'organizzazione dei contenuti dovrebbe tener conto di alcuni aspetti come la similarità e la tematizzazione dei contenuti, le necessità e il target dei lettori, le vie di uscita e di approfondimento.
La tematizzazione, argomento abbastanza semplice e ovvio, consiste semplicemente nel raggruppare nelle stesse aree argomenti di contenuto simile o di uno stesso argomento.
In un blog, questa funzione sarebbe coperta dalla categorie o ancora più specificatamente dai Tag, rivisitazione in chiave web 2.0 delle "News correlate", ovvero microcategorie tematiche basate su una specifica keyword.
Raggruppare i contenuti simili concentrandoli nelle stesse aree ci permette di evolvere la struttura interna di linking via via che incrementiamo i contenuti trasferendo, anche con gli stessi link, contenuti e tematizzazione dalle pagine principali a quelle secondarie.
In un sistema di news con molti contenuti, quindi difficilmente linkabili direttamente dal primo livello, dovremmo prevedere una struttura di questo tipo:
Home Principale => Indice Generale delle News + Indice di Categoria => News Correlate e Ultime News => Archivio => Divisione per mese => Articoli archiviati
Questa disposizione, che ovviamente deve tenere conto della dimensione della struttura (sarebbe inutile in un sito con 30 articoli dividerli in più livelli), permette di richiamare livello dopo livello tutti gli articoli a disposizione in base alla loro importanza e alla loro utilità.
In homepage avremo per esempio gli ultimi 20 articoli inseriti, nel secondo livello (indice delle news e indice tematica), gli ultimi 50 e cosi via fino ad arrivare nel livello più basso che corrisponde al nostro archivio dove avremo linkati gli articoli più vecchi sempre e comunque raggiungibili da uno spider.
Gli articoli posti in archivio, infatti, saranno visitati molto raramente da uno spider ma consideriamo il fatto che conviene dare maggiore importanza di indicizzazione agli articoli più recenti e sfruttare l'archivio solo come base di linking interno.
In ogni indice di categoria avremo modo di assolvere alla duplice funzione di linkare gli articoli un pò più datati e presentare, per il lettore, un raggruppamento tematico degli articoli stessi (in ottica di incrementare in maniera utile la permanenza del visitatore, ovvero allungare quella che in un ecommerce chiameremmo esperienza di acquisto).
La suddivisione in livelli permette inoltre di applicare una sorta di filtro naturale sugli utenti: più si scende in basso e più si affina e diventa omogeneo il target dei lettori.
In un sito di tecnologia, per esempio, avremmo:
Home Page => Informatica => Computer => Palmari => ecc
Quando un utente passa dal secondo livello (in questo caso un macroindice) al terzo, avremo applicato in maniera naturale un filtro che permette di individuare nella maniera migliore le specifiche esigenze del nostro lettore.
Quando infatti sarà arrivato alla sezione "Palmari", il nostro target sarà estremamente specifico (Se inizialmente era "Informatica", adesso possiamo assegnarlo ad un segmento di settore, ovveri i Palmari) dandoci la possibilità di individuare e presentare al lettore link di uscita sempre più rilevanti.
Cosa sono i link di uscita e perchè sono importantissimi?
Parlando anche con colleghi e clienti, ho notato che c'è la pessima convinzione sul voler mantenere il visitatore sul nostro sito a tutti i costi, spesso utilizzando sistemi "violenti" come blocco del tasto "Indietro" di Explorer, Pop under a raffica, ecc ecc
Personalmente, reputo che un banner o uno spot pubblicitario, se intelligentemente messo e se corrispondente al target specifico del nostro lettore, potrebbe diventare un grosso valore aggiunto sia per noi, che possiamo ricavare un reddito, sia per il lettore che può proseguire la propria sessione di visita una volta terminato di assorbire ciò che poteva interessargli del nostro sito.
Ecco quindi che la strutturazione e livelli permettendo di definire meglio il target del visitatore ci aiuta anche a decidere e proporre le migliori vie di uscita.
Secondo il mio punto di visita, infatti, la peggiore via di uscita da un sito e cliccare sulla X rossa del browser.
Quando un utente esce in questo modo, significa che non siamo stati capaci di dargli quello che cercava e probabilmente, nella memoria del nostro lettore, avremo guadagnato un posto tra la lista delle esperienze negative.
La prossima volta che ci troverà su Google, probabilmente, ci penserà due volte prima di cliccarci.
Mi occupo di SEO e Lead Generation. Sono appassionato di tecnologia e innovazione e fondatore di alcune importanti testate hi-tech. Attualmente CoFounder e Seo Manager presso Omniaweb, Cofoudner Tag Padova, Hostplace.